argomento
Matelda sta per
compiere quattordici anni; vive in un’antica casa un po’ cadente su una
collina da cui può abbracciare la vista delle città. Raccontata
in prima persona è questa la
cronaca di un anno difficile: Matelda non riesce più a condividere sensazioni e
speranze coi familiari immersi nei
loro problemi personali; non è capace di instaurare con i compagni di scuola
un rapporto di autentica amicizia, anche per il modo di vivere in un
mondo tutto suo, quasi fuori dal tempo, del tutto diverso da quello dei
coetanei. Le prime superficiali esperienze affettive con i ragazzi della sua età
sono fonte di continua delusione. La paura di “varcare la soglia” la
incatena a uno stato di incertezza e di sofferenza. Alla ricerca di amore e di
tenerezza, crede di averli trovati in un ragazzo più grande; ma sarà ancora
una delusione tanto forte da renderle insopportabile la vita. Poi
un evento traumatico che la riavvicinerà al padre e l’incontro con
compagno della nuova scuola, l’aiuteranno a infrangere il bozzolo di
insicurezza e di paura che le ha impedito finora di crescere.
dalla quarta di
copertina
"Che sensazione darà un
bacio? A volte mi premo le labbra con le dita: forse si sente così. Ma le dita
sono rigide e fredde e poi sono le mie..."
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comincia
così...
Dovrei fare il
compito di inglese. È maledettamente difficile. Ma che pretendono da noi ?
Oh al diavolo ! Preferisco guardarmi intorno. È una classe squallida,
questa terza B.
C’è perfino
la luce accesa. Il chiaro del giorno si fa strada faticosamente attraverso i
vetri polverosi.
La Righini
scrive con accanimento consultando di continuo il vocabolario. Farà uno dei
soliti capolavori. Almeno il professore non ce li portasse per esempio, poi!
Non ho
assolutamente voglia di tradurre : odio l’inglese.
Guarda :
c’è un piccolo raggio di sole che tenta di arrivare al mio banco, danzando
sul pulviscolo. È una giornata di dicembre così incredibilmente luminosa !
Vorrei correre fuori, ridere, saltare...
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