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argomento
Perchè lasciar vuote in estate le pagine del diario scolastico? È molto meglio scriverci quello che ti succede nei mesi di vacanza! Peccato che quella di Carlotta si presenti subito molto deprimente: anziché portarla in Corsica, la mamma ha accettato di riordinare un vecchio archivio in un paesino delle Dolomiti. Carlotta la deve seguire, ma è decisa a farle pagar caro il cambio di programma.
Però le cose non sono sempre brutte come sembrano: Carlotta incontra nuovi amici e scopre il quaderno di una sua coetanea scritto un secolo prima. Così, di pari passo, troveranno posto nel suo diario scolastico, le cronache di una bambina di oggi e quelle di Caterina, partita da sola per la “Merica” un secolo fa.
Non c’è niente di meglio che incontrare un’amica in uno specchio lontano, per riconciliarsi col mondo.
dalla quarta di
copertina
Caro diario estivo, eccomi
qua, confinata in un'assurda località di montagna, a frugare in un
armadio pieno di vecchie scartoffie! Qualcuno mi sa dire cosa ho fatto di
male per meritarmi una madre come la mia?
Che invece di portarmi in Corsica - come promesso - mi trascina qui a farle
da aiutante-archivista?
L'unica consolazione è che ho conosciuto Toni che è simpaticissimo e anche
carino, e mi sa che un po' gli piaccio. E poi frugando nell'armadio ho
trovato un diario tipo il mio, solo più vecchio. L'ha scritto una ragazza
della mia età, nel 1904.
Si chiamava Caterina...
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comincia
così...
10
giugno 2004 Oggi
è l'ultimo giorno di scuola. Per fortuna ci sono le elezioni, così abbiamo
chiuso prima. In fondo non mi sono trovata tanto male in prima media: sarà
perché più o meno i compagni erano gli stessi delle elementari, e i prof (al
plurale dovrebbe fare profs?) non erano le belve che mi aspettavo. Comunque,
essere in vacanza è molto meglio. t stato un sollievo lasciare la vecchia aula
prefabbricata, calda da morire. dato che le veneziane vengono giù tutte storte
tipo ventaglio e fanno passare il sole con effetto serra. Pensare che a
settembre andrò in seconda media! Come lo so? Perché sono la cocca della prof
Talamini, che adora quello che scrivo e non mi abbandonerebbe mai in un'altra
classe! La mamma, per festeggiare l'inizio delle vacanze, mi porta sempre a
mangiare fuori; tanto per cambiare, andremo al ristorante vegetariano.
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Sono
venuta direttamente da scuola alla biblioteca, dove lei lavora nello
stanzone degli incunaboli (che non è una parolaccia, indica dei
libri vecchissimi), ma come sempre è in ritardo. La signora
che sta al banco dei prestiti mi ha fatto sedere al solito tavolino
nell'angolo, e mentre aspettavo ho cominciato a scrivere, con tutti
i pennarelli, nel diario scolastico super che mi ha regalato papà
VIVA LE VACANZE!!! a sfumature arcobaleno. È un peccato, dopo la
metà di giugno, lasciare tutte quelle belle pagine vuote! Anzi, ora
che ci penso: e se le usassi per scrivere un DIARIO ESTIVO? |
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11 giugno 2004
Non
credevo di iniziare il mio DIARIO ESTIVO raccontando
una delle giornate più nere dell'anno. Quando ieri la mamma è
finalmente comparsa tutta affannata, col nodo dei capelli infilzato
da una matita come un gomitolo di lana, ho capito subito che tirava
una brutta aria.
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Intanto
ha proposto tutta giuliva di andare al Granchio Rosso e io
ho chiesto come mai non al solito Funghi
e Carote. -Ogni tanto un bel fritto di pesce... -ha detto.
Poi non ha più aperto bocca fino a quando ci siamo sedute.
Io aspettavo con una certa preoccupazione, perché la sua
faccia non prometteva nulla di buono. Ha cominciato a
sbriciolare un grissino, come fa quando è nervosa. Poi
alla fine il rospo è venuto fuori: NON POSSIAMO PIÙ ANDARE IN CORSICA. -Come?!
Me l'avevi promesso! -ho protestato. E dire che per andare
con lei in Corsica, a luglio, avevo scombussolato tutti i
piani a papà. Ora
lui non è più recuperabile, perché ha già fissato di
partire con quell’odiosa Beba per non so quale posto
lontanissimo! |
Mia
madre doveva sapere di avermela fatta grossa; infatti mi ha guardato
con aria avvilita, ha tirato fuori il noto tono convincente e
responsabile, da adulta a adulta, del tipo: «Carlotta, ormai sei
grande, devi capire ecc.» e mi ha detto con voce dolente che il suo
direttore le ha dato un incarico molto importante. Si tratta di un
lavoro che le interessa e che le permette di arrotondare lo
stipendio, a cui non può rinunciare...
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